Progetto vincitore del Bando Consolidate the Foundations 2015 – Università degli studi di Roma Tor Vergata
L’esperienza della Cines-Pittaluga negli anni Venti e Trenta si staglia come un passaggio fondamentale nel processo di modernizzazione del cinema italiano nel primo Novecento. Tra fortunate intuizioni e strade interrotte, la ditta con sede a Roma (via Vejo) mette in atto rilevanti innovazioni: dalla sperimentazione di nuove tecnologie sonore e strategie intermediali (tra cui la produzione di dischi legati alle canzoni del film) ad una forte interazione con il mondo della scena e del varietà (con sperimentazioni nel campo del décor aperte ad atmosfere moderniste); dalla ricerca di nuovi modi di produzione seriale alla diversificazione del catalogo in un ventaglio che comprendeva grandi produzioni, corti, documentari, “riviste”, film a committenza. Altrettanto significative furono le strategie per il reperimento di risorse finanziarie e quelle organizzative, nei sistemi di lancio e distribuzione dei film.
La questione centrale della ricerca – fondata su un approccio interdisciplinare – è se l’intreccio di questi elementi portò la Cines-Pittaluga a rappresentare un’esperienza fondativa per la cinematografia italiana ed europea, sia nel panorama culturale del periodo sia sotto il profilo imprenditoriale e dei modelli produttivi.
L’accesso a nuove importanti materiali (fra le quali il Fondo Pittaluga del MNC, il Fondo Blasetti della Cineteca di Bologna) e le opportunità di approfondire l’indagine su fonti come la stampa periodica dell’epoca e i documenti conservati presso archivi pubblici e privati, rendono la vicenda della Cines – già oggetto di attenzione da parte della storiografia – aperta ad approfondimenti e nuove letture, anche in ottica comparativa.